POCO DISTANTI DA GROSSETO, NELLA MAREMMA TOSCANA, SI TROVANO LE STORICHE TERME DI ROSELLE “LEOPOLDINE”. LE ACQUE TERMALI SGORGANO A UNA TEMPERATURA DI 38 GRADI CENTIGRADI.
A Roselle si trovano le più antiche terme della Maremma Toscana, già utilizzate in epoca romana per le preziose virtù curative delle acque termali. Roselle, importante città fondata dagli Etruschi e successivamente romana, è un meraviglioso enigma dell’archeologia contemporanea. Non a caso il significato del nome antico Rusellae, corrisponderebbe al concetto italiano “scorrere delle acque, zona o paese delle correnti”, grazie proprio alla natura idrico-termale della zona rosellana. Una delle antiche sorgenti termali fuoriusciva alle pendici del Colle di Moscona con un calore elevato di 38 gradi centigradi e in epoca romana, furono ampliate, tanto da chiamarsi Terme di Diocleziano (Balneum de Roselle) per un restauro voluto dallo stesso imperatore. Abbandonate quasi del tutto nel medioevo, come tutta la Maremma, le terme vennero riprese in considerazione dalla Repubblica Senese nel 1334. Soltanto dopo la riunione dello Stato Toscano si rinnova qualche interesse per le Terme di Roselle. Nel 1822, il Granduca Pietro Leopoldo di Lorena ordinava il restauro dello stabilimento termale, ultimato nel 1824 su progetto dell’architetto Giuseppe Rossi e Lorenzo Corsi (pochi anni dopo sarebbe cominciata la storica Bonifica della Maremma del 1828 sotto Leopoldo II di Lorena). Durante i lavori vennero alla luce vari oggetti di più epoche fra cui 4 teste di leoni di marmo con la bocca aperta a garguglia per il getto d’acqua; probabile lavoro tardo etrusco di influenza ellenistica. Due teste vennero collocate all’ingresso delle terme, dove ancora si conservano (le altre due sono oggi custodite al Museo Archeologico di Grosseto). Sul fastigio del prospetto, una lapide dedicata a Pietro Leopoldo ricorda questi avvenimenti.
LE ACQUE TERMALI DELL’AREA DI ROSELLE HANNO UNA SPECIALE COMPOSIZIONE SOLFATO-ALCALINO-TERROSO, SONO RICCHE DI ACIDO CARBONICO E DEBOLMENTE RADIOATTIVE.
Le sorgenti di cui è ricca tutta la zona rosellana, sono valide per l’apparato locomotore, come disturbi artritici o artrosici, trattamenti post-operatori, riabilitazione per fratture, trattamenti di alcune malattie della pelle, trattamenti per problemi gastrointestinali, trattamenti delle vie respiratorie. Fino al 1964 erano aperte tutto l’anno, l’alluvione del 1966 ne deviò il flusso (anche se mai è stato dimostrato geologicamente questo evento, lasciando aperte diverse interpretazioni a riguardo). Tuttora l’antico edificio delle Terme Leopoldine è visitabile dai turisti, chiuso da più di quaranta anni, è stato restaurato nel 1984 senza il ripristino della funzione termali. Il Comune di Grosseto ha già avviato la costruzione del nuovo impianto termale moderno a carattere curativo e ricreativo (già in parte costruito e abbandonato a se stesso), ma la “politica tutta” da ormai diversi anni non ha assolutamente contribuito alla riapertura delle Terme di Roselle, che costituirebbero un’importante risorsa per La Maremma Grossetana e tutta la regione Toscana.