Arte e Cultura

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Arte e Cultura
L’ARTE E LA CULTURA DELLA MAREMMA TOSCANA SI FONDONO TRA IL PASSATO E IL PRESENTE: VESTIGIA ETRUSCHE, ROMANE, MEDIEVALI, ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE E OPERE DI ARTISTI CONTEMPORANEI, SEMBRANO FERMARE IL TEMPO.

La Maremma non è fatta solo di mare pulito, ambienti naturali mozzafiato e destinazioni turistiche, è una terra di arte e cultura, grazie all’enorme patrimonio storico, artistico e archeologico dei tanti borghi medievali rimasti intatti nel tempo, siti archeologici antichi e monumenti imponenti che testimoniano tutta la grandezza e bellezza di un’area che probabilmente non ha eguali in tutta la penisola italiana. Sono tante le civiltà che hanno lasciato profonde tracce nella Maremma Toscana, dalla preistoria in poi, passando dagli etruschi ai romani, dalle nobili e potenti famiglie feudali del medioevo degli Orsini, Medici, Aldobrandeschi fino ai più recenti Lorena, che governarono il Granducato di Toscana fino all’annessione al Regno d’Italia nel 1860. Tutti momenti che coinvolgono da protagonista questa prestigiosa terra, ricca di punti strategici politicamente importanti e quindi contesi con lotte dure, sanguinose, a volte secolari tra città, comuni e repubbliche. Quindi castelli, mura, scontri, rovine, stragi che oggi si ricordano quasi più per tradizione che per storia, hanno dimostrato che la Maremma era un territorio che non poteva certo ispirarsi alla tranquillità e il suo possesso era effimero, da contendersi, da custodirsi gelosamente, da difendere a tutti i costi.

ARTE SACRA E CONTEMPORANEA, REPERTI DI ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE E IMPORTANTI RESTI DI INSEDIAMENTI UMANI, ARRICCHISCONO IL TERRITORIO MAREMMANO GIÀ MOLTO GENEROSO SOTTO L’ASPETTO NATURALISTICO.

L’uso antico di arricchire le città di monumenti, palazzi, castelli, mura, chiese, fortificazioni e di ornare gli interni di statue, pitture, archi, marmi ha fatto della Maremma Toscana uno scrigno di chiese e cattedrali romantiche e gotiche (Massa Marittima, Grosseto, Orbetello, Sovana, Pitigliano, Arcidosso, Santa Fiora, Seggiano, Casteldelpiano, Campagnatico, Civitella, Magliano…), di mura, castelli, rocche e fortificazioni (Grosseto, Massa Marittima, Castiglione della Pescaia, Talamone, Orbetello, Capalbio, Magliano, Paganico, Manciano, Montemerano, Giglio Castello, Scarlino, Montemassi, Pereta, Porto Ercole, Porto Santo Stefano, Saturnia, Roccalbegna, Pitigliano, Sovana, Sorano, Punta Ala, Castell’Azzara…) di pitture (Duccio di Buoninsegna, Matteo di Giovanni, Sassetta, Segna di Bonaventura, Ambrogio Lorenzetti, Sano di Pietro), fino ai recenti Giovanni Fattori, Paride Pascucci, Pietro Aldi e allo scultore Tolomeo Faccendi. Difficile è individuare opere ed artisti della Maremma, e citare senza dimenticare. Quasi ogni paese del grossetano possiede un castello o una rocca aldobrandesca. Impossibile citarli tutti. È certo che ogni piccolo centro maremmano ha un proprio monumento e occorre cercarlo, vederlo nelle sue linee, scoprirne la storia dalla viva voce del popolo.

Gli Etruschi e i Romani

Sono gli Etruschi a lasciare in Maremma le più cospicue testimonianze della loro civiltà. Oggi scavi e ricerche hanno riportato alla luce insediamenti, necropoli, bellissime tombe, zone artigianali e materiali d’uso. Il Parco Archeologico di Baratti e Populonia, tra Piombino e il Golfo di Baratti, ne è un esempio, situato nella cosiddetta Costa degli Etruschi.

A testimoniare l’elevato livello culturale raggiunto dagli etruschi sono i sontuosi corredi funebri con gioielli in oro, bronzo e argento di raffinata fattura, oggetti metallici (famose le tecniche etrusche di oreficeria, dal pulviscolo, al cesello, alla granulazione), sculture funerarie, urne in alabastro, vasellame di squisita eleganza, spesso importato dalla Grecia ma anche prodotto localmente, come il celebre bucchero, un impasto di argilla nera lucente (reso tale con dei particolari processi di cottura), divenne il principale prodotto di esportazione di questo popolo. Tutti prodotti che mostrano la straordinaria maestria raggiunta nell’arte orafa e metallurgica, senza tralasciare le pitture nelle tombe, che documentano scene di musica, banchetti, danza, giochi, cerimonie sacre, cacce, di singolare potenza espressiva. I Romani ci hanno lasciano resti di stupende ville imperiali sulla costa e nelle isole dell’Arcipelago Toscano, ma soprattutto i suggestivi e spettacolari scavi di Roselle e Cosa, che hanno portato alla luce preziosi reperti custoditi nel Museo Archeologico e d’Arte della Maremma, legati al periodo della cosiddetta “romanizzazione” dei territori maremmani, quando Roma si impossessò delle principali città etrusche – Populonia, Vetulonia e Roselle – mettendo definitivamente fine alla grande civiltà etrusca.

Il Medioevo Maremmano

Il medioevo maremmano si riflette nelle cinquecentesche mura medicee del capoluogo Grosseto volute dai Medici, nel Duomo di Massa Marittima, nella suggestiva Chiesa di Santa Maria Maggiore di Sovana, nel Monastero Camaldolese di San Bruzio a Magliano, nel Palazzo Orsini di Pitigliano, nelle fortificazioni aldobrandesche di Santa Fiora sulle pendici del Monte Amiata, quelle spagnole di Porto Santo Stefano (Fortezza o Rocca) e Porto Ercole (Forte Stella, Forte Filippo e Forte Santa Caterina), risalenti allo Stato dei Presidi, e nei tantissimi altri castelli, rocche e pievi sparsi ovunque in tutta la Maremma Toscana.

L’Arte Moderna

L’arte moderna in Maremma vede protagonisti molti artisti contemporanei che hanno dato vita a stupende opere sparse in tutto il territorio, offrendoci un’emozionante viaggio nel tempo, dove passato e presento, arte e natura si fondono armoniosamente.

  • Il Giardino dei Tarocchi in località Garavicchio, Capalbio, propone pittoresche statue somiglianti agli arcani maggiori dei tarocchi ed altre figure fiabesche come draghi, angeli, streghe e maghi. L’opera è dell’artista francese Niki de Saint Phalle, portata a termine tra il 1979 e il 1996, una autentica testimonianza della sua straordinaria e vitalissima espressione artistica.
  • Il Giardino dei Suoni, un parco artistico nato nel 1966 dall’artista Paul Fuchs, si trova a Boccheggiano nel Comune di Montieri. In un giardino privato di 12 ettari, propone una mostra permanente di sculture minimali realizzate con materiali di ferro, bronzo, legno e pietra.
  • Il Giardino di Daniel Spoerri nel Comune di Seggiano, è stato iniziato nel 1991 ed è ancora oggi in continua trasformazione. Il parco-museo, lungo un percorso di 15 ettari, offre una vasta collezione di opere dell’artista svizzero e numerose opere di oltre 50 artisti diversi.
  • Il Giardino di Piero Bonacina “Arte a Parte” è localizzato a Montegiovi, nel Comune di Castel del Piano (Amiata), un atelier all’aperto con sculture di vario genere nascoste nel verde di un bellissimo giardino.