Archeologia

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Archeologia
IN MAREMMA SONO STATI RIPORTATI ALLA LUCE NUMEROSI TESORI DI ARCHEOLOGIA, RINVENUTI DAI MAGGIORI CENTRI ETRUSCHI E POI ROMANI, COME POPULONIA, ROSELLE E VETULONIA.

Preferirono la Maremma – questa terra che oggi si identifica maggiormente con la Provincia di Grosseto – già i primi essere umanoidi che abitarono le zone boscose e collinari che vanno da Massa Marittima a Baccinello. Montebamboli lo definirono gli abitanti e questo termine pervenutoci dal buio dei secoli racconta dell’esistenza dell’Oreopithecus Bambolii, le cui ossa fossili si sono conservate lungo 12 milioni di anni, in uno strato di lignite picea, che risale al miocene medio e superiore. La abitarono gli uomini del paleolitico, del neolitico, lasciando tracce interessantissime di utensili, resti di cibo, caverne, tombe; poi via via – sempre lungo i millenni – l’età del bronzo, del ferro, le civiltà italiche, gli Etruschi, ultimi i Romani. Il Museo Archeologico e d’Arte della Maremma di Grosseto (inaugurato nel 1999), gli antiquaria di Massa Marittima, Vetulonia, Orbetello, ospitano momenti eloquenti della storia archeologica della Maremma Toscana.

L’impronta che queste civiltà, ed in primo luogo quella etrusca, dettero alla Maremma – privilegiata per la sua posizione geografica e per la floridezza delle sue terre ricche di minerali e di foreste – è ancora viva nelle numerose necropoli, di fronte alle poderosa mura poligonali, nei toponimi di evidente derivazione etrusca. Le lucumonie di Populonia, Roselle e Vetulonia, i centri di Massa Marittima, Sovana, Statonia, Orbetello, Ghiaccio Forte, Heba, mostrano senza ombra di dubbio l’opulenza raggiunta in questa Etruria Meridionale dalla civiltà etrusca. Da non perdere, una visita al Parco Archeologico di Baratti e Populonia, vera testimonianza dello splendore del popolo etrusco.

Esiste la Maremma sul mare, con la splendida costa tirrenica, le meravigliose isole del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e la Costa d’Argento, con il promontorio di Monte Argentario, che fin dall’antichità ha attirato grandi popoli di navigatori, come fenici, etruschi, romani e spagnoli e quella della montagna, con il massiccio dell’Amiata, formatosi da eruzioni vulcaniche iniziate trecentomila anni fa. Ma soprattutto esiste un’altra Maremma, quella più intima, profonda e silenziosa, che rimane impressa a chi viaggia senza troppa premura, osservando con rispetto questa terra ricca di valori ambientali e storici, straordinaria testimonianza del rapporto antico, a volte difficile ma sempre affascinante, tra l’uomo e la natura.

Risorse sull’Archeologia della Maremma