Grosseto e’ il piu’ meridionale tra i capoluoghi di provincia della regione Toscana, con i suoi 80.000 abitanti, rappresenta il cuore e il motore amministrativo della Maremma centrale “grossetana”.
Grosseto, capoluogo della Maremma Grossetana, detta anche centrale, è il punto di riferimento di tutto il territorio. È il maggiore comune della Toscana, si trova vicino la riva destra dell’Ombrone, a soli 12 chilometri dal mare – Marina di Grosseto – e 30 chilometri dal Monte Amiata. Se non fosse per il centro storico racchiuso dalla possente cerchia muraria esagonale – alta fino a 2.900 metri – eretta dai Medici, Grosseto potrebbe essere definita una città moderna. La sua storia si intreccia inevitabilmente con quella delle Bonifiche Maremmane. Dopo la conquista della Repubblica Senese al fine di acquisire il controllo sull’estrazione del sale della Maremma, iniziò la decadenza della città afflitta da pestilenza e malaria cui seguì un forte calo demografico. Nel 1559 con il dominio della potente famiglia fiorentina dei Medici le cose migliorarono. A loro si deve la fortificazione della città con maestosi bastoni angolari, che avvenne tra il 1574 e il 1593 per volere di Francesco I de’ Medici. La trasformazione degli spalti e dei baluardi in viali e giardini pubblici, sono invece opera dell’ultimo granduca di Toscana, Leopoldo II, e risale agli inizi dell’800, gli anni della Maremma amara.
Grosseto, soprannominata la “Lucca Maremmana” per le sue cinquecentesche mura medicee, è una delle poche città in Italia ad avere il merito di mantenere in buono stato queste costruzioni.
La visita di Grosseto può cominciare da Piazza Dante Alighieri (o Piazza delle Catene, com’è soprannominata dai grossetani per via di colonnini e catene che delimitano la stessa), il cuore della città, al centro della quale si trova la statua del Canapone, scolpita nel 1846 da Luigi Magi, raffigura il Granduca Leopoldo II di Lorena nell’atto di schiacciare col piede destro un serpente simbolo della malaria, con accanto un grifone, i suoi figli morenti e una donna che si risolleva, simbolo della Maremma che rinasce dopo le bonifiche. Vi si affacciano il Palazzo della Provincia o Palazzo Aldobrandeschi (un tempo castello della potente famiglia feudale degli Aldobrandeschi), ricostruito agli inizi del ‘900 in stile neogotico, il fianco destro del duomo trecentesco, più volte restaurato (la facciata è della prima metà dell’800) e il campanile in cotto. All’interno del Duomo di Grosseto, la Cattedrale di San Lorenzo, si ammirano varie opere di pregio, tra le quali un grande fonte battesimale e l’altare della Madonna delle Grazie, opere di Antonio Ghini di fine ‘400, una tavola con la Madonna delle Grazie del XV secolo, un’opera di Matteo di Giovanni del XV secolo, un’immagine molto venerata dai grossetani. Nella vicina Chiesa di San Francesco d’Assisi è collocato un Crocifisso attribuito a Duccio di Buoninsegna. Interessante il Museo di Storia Naturale della Maremma, dove è conservato il calco dell’uomo di Botticelli, risalente a circa 50.000 anni fa, e l’Acquario comunale, una sezione distaccata del Museo.
Opere di Bonifica
Da non perdere, il Museo Archeologico e d’Arte della Maremma che propone numerosi reperti di Archeologia ed è considerato uno dei più importanti in Italia per i ritrovamenti Etruschi. Il museo è allestito su tre piani nel Palazzo del Vecchio Tribunale, conserva anche notevoli reperti di epoca romana e medievale. Nelle numerose sale che lo compongono, oltre a statuette bronzee, sculture tufacee, monete, urne e altri frammenti etruschi provenienti dai siti grossetani e soprattutto da Roselle, sono raccolte migliaia di testimonianze dalla preistoria fino al rinascimento. Molto interessanti le due Madonne col Bambino: una di Segna di Bonaventura e l’altra attribuita a Donato Martini; e la Madonna delle Ciliegie, del pittore senese Stefano di Giovanni, detto il Sassetta. Nell’ex convento delle Clarisse è allestito il MuseoLab, un museo-laboratorio che presenta metodi e risultati di un progetto di archeologia urbana effettuato tra il 1998 e il 2003 sul centro storico di Grosseto.
Il Museo Archeologico e d’Arte della Maremma di Grosseto
Da non perdere, il Museo Archeologico e d’Arte della Maremma che propone numerosi reperti di Archeologia ed è considerato uno dei più importanti in Italia per i ritrovamenti Etruschi. Il museo è allestito su tre piani nel Palazzo del Vecchio Tribunale, conserva anche notevoli reperti di epoca romana e medievale. Nelle numerose sale che lo compongono, oltre a statuette bronzee, sculture tufacee, monete, urne e altri frammenti etruschi provenienti dai siti grossetani e soprattutto da Roselle, sono raccolte migliaia di testimonianze dalla preistoria fino al rinascimento. Molto interessanti le due Madonne col Bambino: una di Segna di Bonaventura e l’altra attribuita a Donato Martini; e la Madonna delle Ciliegie, del pittore senese Stefano di Giovanni, detto il Sassetta. Nell’ex convento delle Clarisse è allestito il MuseoLab, un museo-laboratorio che presenta metodi e risultati di un progetto di archeologia urbana effettuato tra il 1998 e il 2003 sul centro storico di Grosseto.