CAPALBIO E’ L’ULTIMO PAESE DELLA MAREMMA TOSCANA VERSO SUD. L’ANTICO BORGO MEDIEVALE, POSTO SULLA CIMA DI UNA COLLINA FITTAMENTE VEGETATA, E’ UNO DEI MEGLIO CONSERVATI DI TUTTA LA REGIONE.
Capalbio è una cittadina dal volto medievale che si sviluppa sulla sommità di una piccola collina, nella zona più a sud della Toscana, nella Maremma Grossetana, quasi al confine col Lazio. Il borgo di Capalbio, distante da Grosseto 45 km, è situato a circa a 200 metri dal mare davanti al Monte Argentario, nello splendido territorio della Costa d’Argento, circondato da una distesa di campi coltivati lungo il fosso del Chiarone e da boschi popolati da cinghiali. Entrare a Capalbio significa compiere un salto a ritroso di cinque secoli. Il fascino del borgo sta nei suoi vicoli, che conservano l’aspetto medievale. La doppia cerchia di mura costruita dagli Aldobrandeschi prima del 1339, costituisce un piacevole percorso pedonale che offre splendidi panorami fino al mare. La Porta Senese (1418) conserva ancora oggi le originali ante in legno quattrocentesche, oltre allo stemma della città. La Chiesa di San Nicola ha invece un notevole campanile e preziosi capitelli romanici (sec. XII-XIII). Di fronte, l’Arco Santo conserva un ritratto dell’imperatore Adriano. Fuori le mura, l’Oratorio di Santa Maria della Provvidenza conserva affreschi quattrocenteschi di scuola umbra (Pinturicchio).
CAPALBIO, DEFINITA LA “PICCOLA ATENE”, È UNA META TURISTICA DI GRANDE FASCINO E UN AFFERMATO CENTRO CULTURALE (E TURISTICO) DELLA MAREMMA.
Visita la Rocca Aldobrandesca
Sovrasta con la sua massiccia mole l’abitato di Capalbio, simbolo della forte potenza degli Aldobrandeschi. Il Palazzo Collacchioni è stato eretto sui resti della rocca, sono visibili le sale adibite a esposizioni museali e si può salire fin sulla torre, dalla quale si gode un panorama a trecentosessanta gradi.
Cosa vedere nei dintorni di Capalbio
Capalbio è oggi una meta di vacanze preferita dall’intellighenzia della capitale, Roma, ospita un turismo elitario nei suoi tanti casolari sparsi, lussuosamente ristrutturati. Il litorale di Capalbio corre per 12 chilometri, confina a nord con Orbetello e si protende fino al confine con la Maremma Laziale. È caratterizzato da spiagge sabbiose e un mare limpido, il tutto immerso nella splendida macchia mediterranea, con numerosi stabilimenti balneari e 6 km di piaggia libera. In zona è possibile visitare la Riserva Naturale del Lago di Burano (Oasi del WWF) e lo straordinario Giardino dei Tarocchi della scultrice francese Niki de Saint Phalle, in località Garavicchio, a pochi chilometri dal borgo. Ogni anno, a Capalbio sono ben due i festival dedicati al cinema che si tengono nel comune: Capalbio Cinema International e Capalbio Art. Il primo è un festival di cortometraggi di carattere internazionale nato nel 1994, si svolge d’estate e porta in città nomi noti del mondo del grande schermo, premia i migliori registi emergenti e promuove la diffusione dei film più validi in concorso. Il secondo è invece una rassegna di lungometraggi nata nel 2000 che si tiene annualmente, in estate, in piazzi dei Pini. Capalbio Art organizza inoltre mostre di fotografia, pittura e scultura, installazioni video, proiezioni, concerti. La qualità delle proiezioni e degli eventi hanno reso questa manifestazione un appuntamento fisso in Toscana ed in Maremma. Capalbio è diventato, grazie a queste manifestazioni, un vero e proprio centro culturale, oltre che turistico.
Enogastronomia di Capalbio
A Capalbio non viene soddisfatto solo il piacere della vista ma anche quello del palato. L’Enogastronomia di Capalbio è famosa in tutta la Maremma Toscana. In questa terra di cacciatori e contadini non mancano certamente i prodotti tipici dai sapori più schietti: dai Vini, come il celebre Capalbio DOC, l’Ansonica DOC, prodotto della Costa d’Argento, ai piatti di selvaggina, ma soprattutto la carne di cinghiale preparata secondo antiche ricette nei ristoranti e nelle trattorie della zona. Da non perdere le sagre del pesce, della lumaca e del cinghiale, per assaporare l’ottima cucina tradizionale del borgo maremmano, con aromi e sapori memorabili.
Le Origini di Capalbio
Le origini di Capalbio sono antichissime. Noto già dal VII secolo, quando apparteneva all’Abbazia Romana delle Tre Fontane, nel medioevo fu degli Aldobrandeschi e degli Orsini. Senese dal 1416, entrò poi a far parte dei possedimenti medicei e decadde rapidamente. Capalbio è famoso anche per il fenomeno del brigantaggio: nel 1886 vi morì il più famoso dei fuorilegge maremmani, Domenico Tiburzi. Il borgo riprese il volo solo dal 1950, con la riforma agraria del dopoguerra. Il nome “Capalbio” deriva da caput album(testa calva), dal simbolo del paese: sulla Porta senese è visibile lo stemma con il leone di Siena che sorregge una testa calva.
Risorse su Capalbio
- Comune di Capalbio – Guida ai servizi per il cittadino, il comune, le news, la città e il territorio.