LA COSTA D’ARGENTO SI TROVA NELLA MAREMMA GROSSETANA MERIDIONALE, IN UNO DEI TRATTI COSTIERI PIU’ BELLI DELLA TOSCANA E D’ITALIA, E’ BAGNATA DALLE ACQUE DEL MAR TIRRENO, DALLA LAGUNA DI ORBETELLO E SI CARATTERIZZA DAL PROMONTORIO DI MONTE ARGENTARIO.
La Costa d’Argento si trova nella parte estrema sud della regione Toscana, comprende i territori comunali di Monte Argentario, Orbetello e Capalbio, nella Maremma Grossetana Meridionale. L’area si estende per circa sessanta chilometri nel tratto di costa tra Talamone e Capalbio (il borgo medievale si trova all’interno, non sulla costa), delimitata dalle pendici meridionali dei Monti dell’Uccellina a nord – inclusi per intero nel Parco Naturale Regionale della Maremma – e dal Lago di Burano a sud (al confine con la Provincia di Viterbo nella Maremma Laziale), ed è caratterizzata dal promontorio di Monte Argentario. Antica isola del mediterraneo, il Monte Argentario, saldato alla terraferma da due cordoni sabbiosi detti Tomboli di Giannella e di Feniglia che racchiudono al loro interno la Laguna di Orbetello, si erge di fronte all’Isola del Giglio e l’isola di Giannutri e culmina con i 653 metri della Punta Telegrafo. Quasi completamente collinoso, il promontorio presenta un sottosuolo ricco di pietra arenaria, mentre la superficie è rivestita della tipica macchia mediterranea, fino ad ospitare il castagno alle massime altezze. Tra la fitta e profumata macchia, una sinuosa stradina asfaltata collega Orbetello alla vetta dell’Argentario, sede di un impianto militare dove, nelle giornate più belle, lo sguardo arriva alle meravigliose Isole del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, alla Corsica, ai monti della Tolfa e ai contrafforti dell’Amiata. A circa metà percorso spicca fra i boschi il biancheggiante Convento dei Padri Passionisti (273 metri), fondato nel 1720 da S. Paolo della Croce dopo essergli apparsa la Vergine che gli indicò il luogo dove innalzare il convento.
PORTO ERCOLE E PORTO SANTO STEFANO SONO LE FAMOSE LOCALITÀ DELLA COSTA D’ARGENTO, POSTE SUL PROMONTORIO DELL’ARGENTARIO, META PRIVILEGIATA DEL TURISMO VIP NAZIONALE E INTERNAZIONALE.
Cosa vedere
A Capalbio, in località Garavicchio, l’artista francese Niki de Saint Phalle ha realizzato il Giardino dei Tarocchi, un museo all’aperto di eccezionale fascino, composto da 22 statue ricoperte di vetri e ceramiche (alte anche fino a 15 metri), uno degli esempi di arte ambientale più importanti d’Italia.
Tutto intorno l’Argentario è un susseguirsi di incantevoli spiaggette, scogliere, precipizi, grotte, antiche torri di avvistamento e imponenti fortezze, costruite dagli spagnoli nel ‘500 a difesa dello Stato dei Presidi, che consentivano (per la loro particolare posizione strategica) il controllo di vasti territori e dei traffici marittimi. Lungo il litorale, accanto a soleggiate distese di spiaggia finissima, si estendono pinete folte e luminose, intervallate da preziose zone umide, rifugi per numerose specie di uccelli migratori e associazioni vegetali, protette e gestite dal WWF: Oasi di Protezione della Laguna di Ponente di Orbetello e Riserva Naturale del Lago di Burano. Lago costiero, quello di Burano, ancora oggi salvato dall’insabbiamento grazie alla cosiddetta Tagliata Etrusca, mirabile opera d’ingegneria che doveva preservare l’antico porto della città di Cosa (colonia romana fondata nel 273 a.C.), posto alla base del promontorio di Ansedonia, garantendo il costante flusso e riflusso delle acque.