UN AUTENTICO GIOIELLO DELLA MAREMMA TOSCANA.
Un’antica cittadina medievale posta sulle Colline Metallifere.
L’incanto di Massa Marittima, straordinaria testimonianza di urbanistica medievale, si svela per gradi. La cittadina medievale si trova nel cuore della Maremma Grossetana Toscana, a circa 50 chilometri dal capoluogo e a 400 metri sul livello del mare, sulle Colline Metallifere Grossetane.
Dalla strada Massetana che gira intorno alla collina e poi per via Ximenes si arriva davanti alla Fonte dell’Abbondanza, costruzione che risale al 1265. Ma è solo l’inizio. Ancora un centinaio di metri – l’auto va lasciata nel parcheggio comunale – e ci si trova al cospetto di una delle più suggestive piazze d’Italia. La cattedrale (o duomo) di San Cerbone, il Palazzo Vescovile, quello del Podestà e quello comunale sono tutti vicini, ma non si fronteggiano per un raffinato gioco di simmetrie, secondo alcuni studiato fin nei particolari perché nessuno dei poteri risultasse “sottomesso” agli altri. E così, per un capriccio della storia, la città di Massa Marittima, tra le prime nell’urbanistica medievale, ha radunato in un’unica piazza tutti i poteri della vita pubblica. Davvero notevole.
VISITA I TERZIERI
Cosa Vedere a Massa Marittima
Massa Marittima era divisa in tre rioni, detti Terzieri. Nel borgo abitavano i contadini e qui si trovavano le botteghe artigiane, le fornaci, le officine e le stalle. Risalendo il colle si incontrava la Cittavecchia, con il duomo, i palazzi del Comune e del Podestà e le abitazioni dei nobili; più in alto ancora c’era la Cittanova, in cui risiedevano gli strati meno abbienti. Ognuno dei tre livelli era rappresentativo di una diversa classe sociale e tra gli abitanti dei tre Terzieri esistevano accese rivalità. Li univa solo l’interesse per la balestra, arma essenziale per la difesa della città. La divisione dei rioni di Massa Marittima rimane ancora oggi: i confini dei Terzieri Massetani, infatti, sono segnati da formelle colorate applicate sui muri delle case “di confine”.
LA STUPEFACENTE SCENOGRAFIA DI PIAZZA GARIBALDI, NEL CENTRO DI MASSA MARITTIMA, SCATURISCE DALLA DISPOSIZIONE ARMONICA DEI VOLUMI DEL DUOMO E DEI PALAZZI CHE LA CIRCONDANO.
La cattedrale, in stile romanico-gotico, si innalza su un podio a gradini: per aumentare l’effetto prospettico della facciata, trasversale rispetto alla piazza, gli spazi tra le colonne di sinistra sono un po’ più larghi di quelli di destra. Per l’anomala posizione della chiesa lo sguardo corre sul fianco sinistro, che si apre in un sagrato a forma di ventaglio e si chiude con il Palazzo vescovile, sul quale svetta austero il campanile. Il Duomo di Massa Marittima è dedicato a San Cerbone, che scappò dall’Africa nel VI secolo per le invasioni barbariche e si rifugiò a Populonia dove fondò una diocesi, come è illustrato nell’architrave di facciata. Di grande rilievo il fonte battesimale (1326), la tavola con la Madonna delle Grazie di Duccio da Buoninsegna e l’Arca di San Cerbone, squisito capolavoro dell’arte senese (1324). La disposizione non allineata del trecentesco Palazzo Pretorio e del Podestà, la cui facciata è costellata di stemmi gentilizi e che ospita il Museo archeologico, della Palazzina dei Conti di Biserno e del contiguo Palazzo Comunale – composto da tre edifici distinti costruiti in tempi diversi – contribuiscono al moltiplicarsi di visuali e scorci singolari.
Il raffinato gioco di prospettive continua con Palazzo Malfatti e le logge del Comune, situate di fronte al Palazzo comunale, che chiudono la piazza con la tipica strozzatura medievale dovuta a scopi difensivi. Via Moncini si arrampica fino a Porta alle Silici, tra la Città Vecchia e quella Nuova, dove si comincia la pianificazione a impianto geometrico dovuta all’accrescimento urbano di Massa agli inizi del XIII secolo. Domina la scena la monumentale Fortezza dei Senesi (Cassero), un’opera di Angiolo Ventura, l’architetto che progettò la torre del Mangia a Siena. Un ardito e maestoso ponte la collega con la Torre del Candeliere e dell’Orologio, edificata all’inizio del Duecento all’interno della fortezza dai massetani e poi mozzata di circa un terzo dell’originale altezza dai senesi, dopo la conquista di Massa (1335). Oggi la torre è visitabile ed è un ottimo punto panoramico per vedere il centro storico dall’alto e le colline circostanti fino al mare. Imboccando via Diaz si arriva all’ex Chiesa di San Pietro dell’Orto, sede del nuovo Museo civico diocesano di Arte sacra, destinato a custodire la Maestà di Ambrogio Lorenzetti, capolavoro dell’età matura del maestro senese, e altre opere di valore. Una sala sarà dedicata all’arte contemporanea con le opere della donazione Angiolino Martini di cui fanno parte, tra le altre, tele di Mario Schifano, Renato Gattuso, Pietro Annigoni, Remo Squillantini e Franco Gentilini.
IL MUSEO DELLA MINIERA E IL MUSEO DI ARTE E STORIA DELLE MINIERE
Sebbene l’attività estrattiva non sia più una delle principali risorse di Massa Marittima è di estremo interesse la visita al Museo della Miniera, nato nel 1980. Sono settecento metri scavati in superficie (questa è l’unica differenza con le miniere vere, che di solito si sviluppano in profondità) con tre gallerie e seicento strumenti di lavoro. Situato nelle immediate vicinanze del centro storico di Massa Marittima, il museo occupa una serie di gallerie scavate durante la seconda guerra mondiale come rifugio antiaerei per la popolazione. La collaborazione dei vecchi minatori all’allestimento del museo ha consentito di ricostruire persino l’atmosfera dell’ambiente minerario: dal deposito del legname alla mensa, dalla discenderia ai fornelli di getto. Sono visibili anche le diverse tipologie di armamento con cui venivano sorrette le gallerie. Completa l’approfondimento sull’attività estrattiva la visita al quattrocentesco Palazzetto delle Armi, sede del Museo di Arte e Storia delle Miniere, inaugurato nel 1984, dove si trovano interessanti documentazioni cartografiche e bibliografiche, nonché oggetti inerenti alla storia mineraria della zona.
Eventi storia e risorse
Info Massa Marittima
Le origini del Comune di Massa Marittima
Su un colle della Maremma costiera, Massa Marittima ha origine da un castello degli Aldobrandeschi, il Castello di Monteregio (secolo VIII-IX) situato nel centro storico, dall’XI secolo fu sede vescovile. Libero comune nel 1225 (quando presero corpo i due nuclei di Massa Vecchia, bassa, e Massa Nuova, alta, pianificata nel 1228), fu conquistata da Siena (secolo XIV) e dai Medici (secolo XVI).
Il Balestro del Girifalco
A Massa Marittima, l’ultima domenica di maggio e la seconda domenica di agosto, si svolge la rievocazione storica del Balestro del Girifalco, in cui si sfidano i rappresentanti dei tre rioni della città. La manifestazione inizia verso le 17:00 e prevede, oltre la gara con il balestro tra i Terzieri, una sfilata storica e sbandieratori.
Risorse su Massa Marittima
Comune di Massa Marittima – Servizi e informazioni su Massa Marittima a cura dell’amministrazione comunale.